venerdì 29 aprile 2016

Il trivio è meglio del bivio?

Quando sei di fronte a una scelta, devi avere almeno tre opzioni. Non ricordo chi aveva detto che una scelta tra due soluzioni non è una vera scelta. Io voglio sapere se mi va bene la A, la B o nessuna delle due. E' fondamentale poter contare sul fatto che se entrambe le opzioni non sono valide, ho la libertà di non scegliere la meno peggio.
Questo mi è capitato in diversi ambiti, a cominciare dal lavoro, dove dovevo scegliere due candidati, in fretta, oppure dovevo accettare una sedicente "opprtunità" e come alternativa avevo nulla.
Ma capita anche in famiglia, con gli amici, nella vita di tutti i giorni.
Le vacanze le facciamo al mare o in montagna? Stasera sushi o pizza? Mi sposo o mi mollo?
Esiste una terza possibilità?
Ma, anche se esiste, ci fa comodo averla? Ci serve una via d'uscita o preferiamo circoscrivere le nostre chance tra un massimo di due?
Il bivio.
Dovevo decidere se andare a lavorare all'estero, con una prospettiva di carriera altrimenti impossibile in Italia, uno stipendio triplicato in un paese a tutti gli effetti civile, con un alto livello di qualità della vita. Alternativa: restare in Italia, dove già lavoravo, con 4 soldi, del tutto inadeguati rispetto alle mie responsabilità e al livello di impegno richiesto, con una tassazione altissima, discriminata perchè donna e in più, in "età da marito" (o anche un po' più vecchia). E allora ho iniziato a pensare: e parlavo, e mi facevo domande, e mi interrogavo, ma più parlavo più non avevo idea di cosa scegliere, più mi interrogavo e più mi accorgevo che avevo dubbi atavici a cui non avevo alcuna risposta. Mi faceva male la testa dal tanto pensare e domandare... In realtà sapevo cosa volevo, ma ancora una volta non sapevo di saperlo, o non avevo abbastanza coraggio per ammetterlo. Ma questa è un'altra storia.

La prossima volta, al posto del bivio vorrei trovare almeno un trivio. Ma in fondo, quando si è di fronte a un bivio, tutti si chiedono se andare a sinistra o a destra... ma pensateci bene, c'è anche la terza opzione: mi giro e torno indetro, e pure la quarta: passo al centro, dove la strada è sterrata e non battuta.
Dentro dentro, in fondo in fondo sappiamo dove vogliamo andare o dove vogliamo restare.

martedì 12 aprile 2016

La verità di oggi 12 aprile 2016

Oggi mi voglio presentare...
Sono una Donna Di Fatica. Io chiamo me e quelle come me delle DDF, cioè donne che si sono rimboccate le maniche dal momento in cui sono nate. Per capirci, quelle che hanno dovuto cominciare lottando con il cordone ombelicale intorno al collo.
Il motivo per cui abbiamo abbracciato questa scelta non è legato al fatto che troviamo questo approccio più etico e più formativo... magari lo è anche. Ma non escludo che di tanto in tanto avremmo apprezzato qualche facilitazione.
Ma non  è questo il punto. Il motivo per cui siamo DDF è che non abbiamo avuto una scelta. A noi il problema se sia meglio faticare o rilassarci, non ha mai nemmeno sfiorato. Noi l'annosa questiona del forgiare il nostro futuro o lasciarci andare come foglie al vendo, non l'abbiamo trovata quando dovevamo.
Ci sono molti motivi per cui una donna non ha scelta, alcuni coercitivi e reali, altri psicologici. Forse tutti i motivi non sono realmente nè l'uno nè l'altro.
Per esempio, se faccio l'università perchè me lo impone mio padre, ma mio padre me lo impone perchè altrimenti non ho un futuro, in questo caso è una questione psicologica (non voglio deludere mio padre) o coercitiva (non posso restare senza futuro)? O se non faccio l'università, perchè mio padre vuole che vada a lavorare, e comunque non ci vado perchè senza lavorare non ho nemmeno i soldi per i libri, allora in che situazione mi trovo?
In entrambi i casi, la scelta c'è ma l mancanza di lucidità la nasconde, la rende invisibile al punto da non far venire nemmeno il dubbio che esista. Non per tutti, non per le donne di forza, ma solo per le donne di fatica.
Dunque mi viene da dire che crediamo di non avere avuto una scelta. Ma il non sapere di avere una scelta, non è esso stesso assenza di alternativa? Non in senso stretto, l'alternativa esiste. Ma il non saperlo equivale al non averla.
La verità, per me ed ora, è che la scelta alla fine è sempre nostra. Ma questa è la verità di ora, per me, in questo angolo di mondo, in questo pezzo di vita, perché la verità, si sa, cambia sempre. E le DDF la aspettano rinnovata.
Ciao
BR